Corleone

paesaggi dal fascino senza rivali

Corleone

La scenografica Conca di Corleone è un paesaggio senza rivali, dove troveremo accenti che ci ricorderanno sia le Dolomiti, sia i Monti del Nuorese. Corleone (m. 550, 11358 abitanti), centro agricolo con un vasto territorio fertile e ricca di acqua, si trova in una valle che l'erosione ha modellato in fortificazioni e torri. Corleone stessa merita una visita attenta, che si conclude con la salita paoramica ai resti del Castello Soprano (m 661) a est, su cui si erge la Torre Saracena. Di grande interesse è anche il Castello Sottano, un enorme masso che erge, isolato, sulla riva destra del fiume e sfiora a sud l'estremità del villaggio.

Corleone, probabilmente fu presente fin dal periodo bizantino e godette di importanza economica e militare durante l'occupazione Musulmana. Conquistata dai Normanni intorno al 1080, nel 1905 fu concessa dal conte Ruggero alla Diocesi di Palermo e, nel 1176 fu assegnata al priore di Monreale. Nel 1418, una grande frana investì la parte alta della città, distruggendo il più vicino Castello Soprano, la Chiesa di S. Giuliano e danneggiato il quartiere omonimo; frane simili (a volte aggravate da violenti alluvioni), originate dalla natura argillosa del terreno su cui nascono le costruzioni e il riaffiorare delle acque sotterranee, hanno causato, più volte, gravi danni all'entroterra di Corleone e in particolare ai margini orientali e meridionali del letto del fiume.

L'impoverimento generale dell'economia e delle risorse dell'isola durante il XVII secolo (in gran parte a causa delle tasse elevate e dalle richieste di donazioni imposte dalla Corona) ha avuto ripercussioni anche su Corleone, costretto due volte ad opporsi, con pesanti riscatti, alla vendita per volere del Re; un lento processo di degrado sociale ed economico ha fortemente colpito la storia della città fino ai tempi recenti.

Nella parte più antica di Corleone, si trova l' imponente Cattedrale, dedicata a San Martino, costruita nel 1382, fu ampliata nella prima metà del XV secolo e completata, insieme con la cupola, nel 1663; il suo aspetto attuale risale al 700, quando fu ulteriormente ampliata e la cupola decorata con affreschi (1783). Il vasto interno, a tre navate, contiene numerose opere, tra le quali sculture lignee dei secoli XVI e XVII, nel presbiterio, i grandi stalli lignei del XVII secolo, un grande badile d'altare nella sacrestia (San Francesco d'Assisi) di Pietro Novelli e un crocifisso ligneo in stile bizantino ('300).

Non lontano dalla Cattedrale, in una posizione più elevata, vi è la Chiesa di S. Rosalia, costruita nel XVII secolo; al suo interno troviamo numerose opere d'arte provenienti da varie fonti, tra cui un dipinto della 'Natività' attribuito a Vito D'Anna, 'S. Giovanni Evangelista nell'isola di Patmos' di Giuseppe Velasquez, 'S. Benedetto' di Pietro Novelli, il Crocifisso in legno del quarto secolo chiamato "il Crocifisso della Catena". Il "Museo Civico Comprensoriale" Pippo Rizzo (dal nome del pittore di Corleone, uno studente di Marinetti, considerato il padre del Futurismo siciliano), che ha sede nel palazzo settecentesco Provenzano, è diviso in diverse sezioni (geologica, paleontologica e archeologica) e contiene importanti reperti, tra cui microliti del Paleolitico superiore, un flauto d'osso risalente all'età del ferro (molti studi lo definiscono come il più antico strumento musicale in Europa) e la classica ceramica di età greca. 

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