Lipari è l'isola più grande dell'arcipelago (37,6 km2, altezza massima 602 metri) e la più popolosa (11.087 abitanti), fu probabilmente la prima, alcune migliaia di anni fa, ad essere stabilmente abitata. L'amministrazione comunale coordina anche le altre isole, ad eccezione di Salina, che è indipendente nella sua amministrazione.
La storia di Lipari si concentra tutta intorno alla stretta piattaforma del suo Castello, una fortezza naturale, un imponente promontorio di nuda roccia a picco sul mare, su cui restano le testimonianze degli antichi coloni. Sono scavi del massimo interesse che attraverso una perfetta stratigrafia raccontano la storia dell'uomo su questa isola. Le suppellettili, gli utensili, gli ornamenti e le armi portati alla luce sono tutti conservati nell'adiacente museo archeologico, dove è anche esposta una collezione di anfore ed altri reperti provenienti dai fondali dell'arcipelago.
Lipari, sito di un primo insediamento nel IV millennio a.C., fu scelta dai greci di Rodi nel 580 a.C., ove fondarono una delle ultime colonie dell'Occidente. “Lipara”, dal nome del mitico primo re Liparo, ha beneficiato, grazie ai Greci, di tre fasi di espansione. Dopo un periodo fiorente grazie alle ricche materie prime esportate in tutta la Sicilia, di zolfo, pomice e allume minerario, Lipari decade e nel 1544 subisce l'incursione del pirata turco Khair ad-Din, detto il “Barbarossa”, che distrugge l'isola, uccidendo la maggior parte dei suoi abitanti. In pochi anni gli spagnoli ricostruirono un bastione difensivo efficace per difendere il porto di Marina Corta e il villaggio. Nel XVIII secolo la città murata fu abbandonata in favore di un aumento della popolazione, favorendo così, la formazione dei villaggi Canneto, Acquacalda, Quattropani e Pianoconte.
Una rete stradale sufficientemente sviluppata permette di compiere il periplo dell'isola. In una giornata si possono visitare tranquillamente tutti i villaggi e le località più interessanti. Così dopo un giro panoramico dello sperone meridionale, con sosta obbligata al Belvedere Quattrocchi, si prosegue per Quattropani; si raggiunge poi Acquacalda per visitare le cave di pomice, che si ritrovano anche a Porticello, e le colate di ossidiana di Rocce Rosse. Nell'isola, come in tutte le Eolie, le località più suggestive per godere dello splendido mare sono raggiungibili solo in barca; ad esempio i classici faraglioni di Petralonga e Petra Menalda, sulle cui pendici sommerse crescono saporitissime ostriche. Anche lungo la costa e in vicinanza dei villaggi non mancano però spiagge invitanti e singolari, soprattutto lungo il lato nord-orientale dell'isola dove lo strato di pomice depositatosi sul fondo del mare crea riflessi di un incredibile turchese.
Lipari
l'isola più grande dell'arcipelago eoliano